Coppie in Malta
1. Quale legge è applicabile?
1.1. Quale legge è applicabile al patrimonio di una coppia? Quali criteri/norme sono usati per stabilire la legge applicabile? Quali convenzioni internazionali devono essere rispettate per quanto concerne alcuni paesi?
Nei riguardi degli immobili si applica la lex rei sitae, pertanto i beni sono soggetti alla legge del Paese in cui sono situati.1.2. I coniugi hanno la possibilità di scegliere la legge applicabile? In caso affermativo, quali sono i principi che disciplinano la scelta (ad es. leggi che possono essere scelte, requisiti formali, retroattività)?
I coniugi non possono scegliere la legge che disciplina il loro regime patrimoniale.2. C’è un regime patrimoniale legale del matrimonio ed in caso affermativo, cosa prevede?
2.1. Descriverne i principi generali: Quali beni rientrano nel patrimonio comune? Quali beni rientrano nei patrimoni separati dei coniugi?
In assenza di una convenzione matrimoniale, si applica la comunione dei beni tra i coniugi (articolo 1316 del codice civile maltese (CC)). La comunione comprende tutti i beni acquisiti da ciascun coniuge tramite l'esercizio della sua attività , i frutti dei beni di ciascun coniuge e i beni immobili e mobili acquistati a titolo oneroso da uno dei coniugi durante il matrimonio. Tutti i beni acquisiti da ciascun coniuge per donazione o successione sono considerati beni personali del coniuge.2.2. Vi sono presunzioni legali per quanto concerne l’attribuzione della proprietà?
In assenza di prove contrarie, tutti i beni posseduti da un coniuge o da entrambi sono parte integrante della comunione (articolo 1321, paragrafo 1 CC). In assenza di un convenzione matrimoniale, si presume che tutti i beni mobili e immobili acquisiti a titolo oneroso da ciascun coniuge durante il matrimonio appartengano ugualmente a entrambi i coniugi.2.3. I coniugi devono redigere un inventario dei beni? In caso affermativo, dove e come?
La legge non lo impone, tuttavia i coniugi sono liberi di stilare nella convenzione matrimoniale un inventario dei rispettivi beni.2.4. Chi è responsabile dell’amministrazione della proprietà? Chi ha il diritto di disporre della proprietà? Un coniuge può disporre/amministrare da solo il patrimonio o è necessario il consenso dell’altro coniuge (ad es. in caso di disposizione dell’abitazione coniugale)? Che effetto ha la mancanza di eventuale consenso sulla validità dell’atto giuridico e sull’opponibilità a terzi?
Gli atti di ordinaria amministrazione della comunione possono essere compiuti da ciascun coniuge. Gli atti di amministrazione straordinaria devono invece essere compiuti dai coniugi in forma congiunta. La legge stabilisce nello specifico gli atti di amministrazione straordinaria per i quali si richiede il consenso di entrambi i coniugi (articolo 1322 CC).Tale consenso è necessario, ad esempio, per disporre di un bene immobile afferente alla comunione e dell'abitazione matrimoniale, anche qualora appartenga solo a un coniuge. Qualora gli atti che necessitano di consenso congiunto siano compiuti da un solo coniuge senza tale consenso, essi possono essere annullati su richiesta dell'altro coniuge laddove riguardino l'alienazione o la costituzione di un diritto personale o reale sui beni immobili. Nel caso riguardino beni mobili, essi possono essere annullati qualora conferiscano i diritti su tali beni a titolo gratuito (articolo 1326 CC).
2.5. Gli atti giuridici stipulati da un coniuge vincolano anche l’altro?
Gli atti di ordinaria amministrazione della comunione possono essere compiuti da un solo coniuge ma sono vincolanti anche per l'altro.2.6. Chi è responsabile dei debiti contratti durante il matrimonio? Quale patrimonio può essere usato dai creditori per soddisfare le proprie rivendicazioni?
I coniugi sono solidalmente responsabili dei debiti relativi alla comunione e di quelli contratti per le esigenze della famiglia mediante il loro patrimonio comune e personale (articoli 1327 e 1330 CC).I debiti relativi al patrimonio personale di un coniuge sono parte integrante dei suoi debiti personali, come pure i debiti contratti nell'amministrazione straordinaria della comunione senza il necessario consenso dell'altro coniuge. I creditori dei debiti personali possono rivalersi sui beni personali del coniuge debitore. Qualora ciò non sia sufficiente, possono tuttavia attingere al il patrimonio comune ma solo per un valore pari alla quota di comunione posseduta dal coniuge debitore (articolo 1329 CC).
L’esecuzione forzata è agevolata da una presunzione di proprietà, contro la quale vale la prova contraria. Si presume che i beni mobili posseduti da un coniuge appartengano al debitore. Questa presunzione non si applica ai beni adibit all’uso personale esclusivo di un coniuge.
3. Come possono organizzare i coniugi il loro regime patrimoniale?
3.1. Quali disposizioni possono essere modificate da un contratto e quali no? Fra quali regimi patrimoniali del matrimonio è possibile scegliere?
I coniugi sono liberi di stipulare una convenzione matrimoniale per scegliere il loro regime patrimoniale. È possibile scegliere tra (1) comunione dei beni, (2) separazione dei beni o (3) comunione del residuo con amministrazione separata. Ai sensi del regime della comunione del residuo, i beni acquisiti da ciascun coniuge durante il matrimonio sono da lui posseduti e amministrati in qualità di unico proprietario (articolo 1339 CC). Al termine di tale regime, i residui finali dei coniugi rimanenti dopo la detrazione dei debiti vengono equiparati (articolo 1341 CC).3.2. Quali sono i requisiti formali e a chi devo rivolgermi?
La convenzione matrimoniale deve essere redatta mediante atto pubblico, per cui è necessario rivolgersi a un notaio.3.3. Quando può essere stipulato il contratto e quando entra in vigore?
Se la convenzione matrimoniale si stipula prima del matrimonio, essa produce effetti dal matrimonio. Tuttavia nei riguardi dei terzi, la convenzione matrimonaile è efficace dalla data in cui il notaio registra l’atto contenente la convenzione nel Pubblico Registro. Se la convenzione matrimoniale è stipulata in costanza di matrimonio, essa produce effetti, nei riguardi dei coniugi, dalla data della stipula e, nei riguardi dei terzi, dalla data in cui il notaio la registra nel Pubblico registro.3.4. Un contratto esistente può essere modificato dai coniugi? In caso affermativo, quali sono le condizioni?
Sì, la convenzione matrimoniale può essere modificata, sebbene qualsiasi modifica effettuata dopo il matrimonio richieda il consenso del giudice che presiede il tribunale di giurisdizione volontaria. I creditori esistenti prima di tale modifica non sono interessati da tale modifica.3.5. Secondo la legge nazionale del vostro Paese, si può dare effetto retroattivo alla convenzione matrimoniale nel caso in cui i coniugi l’abbiano stipulata durante il matrimonio?
Ai sensi della legge maltese, una convenzione matrimoniale ha effetto dal giorno della sua firma e non può pertanto avere effetto retroattivo.4. Il regime patrimoniale del matrimonio può o deve essere registrato?
Le convenzioni matrimoniali debbono essere registrate dal notaio entro 15 giorni dalla data di stipula.
4.1. Nel suo paese, esistono uno o più registri di proprietà coniugali? Dove?
Esiste solo un registro, ovvero il Registro Pubblico gestito dal ministero della Giustizia.4.2. Quali documenti vi sono registrati? Quali dati vi sono registrati?
È necessario registrare i seguenti dati: la stipula del contratto; la data dell'atto; le generalità delle parti contraenti; il tipo di regime patrimoniale scelto dalle parti per disciplinare le loro relazioni patrimoniali.4.3. Come e a chi è consentito l’accesso ai dati contenuti nel registro?
Le informazioni contenute nel registro pubblico sono accessibili al pubblico mediante una semplice richiesta scritta cui segue una risposta ufficiale entro i 10 giorni successivi. I notai possono accedere online al registro e ottenere una risposta immediata.4.4. Quali sono gli effetti giuridici della registrazione (validità, opponibilità)?
Il suo effetto principale è che si presume che i terzi, specie i creditori, siano a conoscenza della convenzione matrimoniale.4.5. Una convenzione matrimoniale stipulata in uno Stato estero secondo la legge straniera può essere registrata nel vostro Paese? In caso affermativo, secondo quali modalità?
Ai sensi del diritto maltese non è possibile iscrivere una convenzione matrimoniale stipulata all'estero, anche se le convenzioni sono comunque riconosciute. Una traduzione ufficiale dovrà essere presentata al notaio.5. Quali sono le conseguenze del divorzio/separazione?
5.1. Come è divisa la proprietà (diritti in rem)?
Dipende dal regime patrimoniale adottato. In caso di contestazione del divorzio o della separazione, spetta al tribunale decidere circa la divisione del patrimonio. In assenza di contestazioni, la decisione spetta ai coniugi con conseguente ratifica del tribunale. L'articolo 1333 del codice civile stabilisce che la divisione della comunione deve avvenire assegnando a ciascun coniuge metà dei beni afferenti alla comunione.5.2. Chi è responsabile dei debiti esistenti dopo il divorzio/separazione?
Dipende dal regime patrimoniale adottato. In caso di contestazione del divorzio o della separazione, spetta al tribunale decidere la divisione del patrimonio. In assenza di contestazioni, allora la decisione spetta ai coniugi con conseguente ratifica del tribunale. L'articolo 1333 del codice civile stabilisce che, in caso di divisione della comunione, la metà delle passività ad essa afferenti viene assegnata a ciascun coniuge.5.3. Un coniuge ha diritto ad un pagamento compensatorio?
Ai sensi del regime della comunione, ciascun coniuge deve rimborsare alla comunione i beni comuni utilizzati per pagare i propri debiti personali (articolo 1331, paragrafo 1 CC). Qualora il patrimonio personale di un coniuge sia stato utilizzato per pagare un debito della comunione o per un investimento ad essa relativo, egli ha diritto al rimborso (articolo 1331, paragrafo 2 CC). Il rimborso deve avvenire mediante l'assegnazione di denaro (articolo 1331, paragrafo 3 CC).6. Qual è l’autorità competente cui rivolgersi in caso di controversie o altre questioni giuridiche?
Fuori dall'ambito di applicazione del regolamento (CE) n. 2201/2003, i tribunali maltesi godono di giurisdizione nelle procedure di divorzio se almeno uno dei coniugi era domiciliato a Malta al momento della richiesta di divorzio presso il tribunale civile competente o se ha risieduto stabilmente a Malta per un anno subito prima di tale richiesta.
7. Le leggi nazionali del suo paese offrono un regime patrimoniale speciale per coppie internazionali?
No
8. Cosa prevede la legge per il patrimonio di partner registrati e non registrati?
La legge sulla convivenza di recente promulgazione (Cohabitation Act, Chapter 571 of the Laws of Malta) prevede disposizioni specifiche per la ‘abitazione ordinaria, principale, comune’ unicamente nel caso delle unioni registrate.
In caso di decesso di uno dei partner registrati, se la casa comune era in comproprietà, il partner superstite ha diritto di abitazione vita natural durante o fino al momento in cui il medesimo contrae un matrimonio o un’unione civile, oppure stipula un’altra unione registrata.
Se l’abitazione comune era di proprietà del partner registrato predeceduto, il partner superstite ha il diritto di abitazione per un periodo di anni equivalente al numero di anni di convivenza, ma il numero di anni non potrà essere superiore a 15. Al contempo, la legge stabilisce che tale diritto di abitazione resta in capo al superstite vita natural durante o fino al momento in cui il medesimo contrae un matrimonio o un’unione civile oppure stipula un’altra unione registrata.
In relazione ai beni mobili, la legge genera una presunzione relativa secondo cui i conviventi hanno diritto in parti uguali ai beni mobili siti nell’abitazione ‘ordinaria, principale, comune’ acquisita in corso di convivenza.
In caso di decesso di uno dei partner registrati, se la casa comune era in comproprietà, il partner superstite ha diritto di abitazione vita natural durante o fino al momento in cui il medesimo contrae un matrimonio o un’unione civile, oppure stipula un’altra unione registrata.
Se l’abitazione comune era di proprietà del partner registrato predeceduto, il partner superstite ha il diritto di abitazione per un periodo di anni equivalente al numero di anni di convivenza, ma il numero di anni non potrà essere superiore a 15. Al contempo, la legge stabilisce che tale diritto di abitazione resta in capo al superstite vita natural durante o fino al momento in cui il medesimo contrae un matrimonio o un’unione civile oppure stipula un’altra unione registrata.
In relazione ai beni mobili, la legge genera una presunzione relativa secondo cui i conviventi hanno diritto in parti uguali ai beni mobili siti nell’abitazione ‘ordinaria, principale, comune’ acquisita in corso di convivenza.
9. Qual è l’autorità competente cui rivolgersi in caso di controversie o altre questioni giuridiche?
Fuori dall'ambito di applicazione del regolamento (CE) n. 2201/2003, i tribunali maltesi godono di giurisdizione nelle procedure di divorzio se almeno uno dei coniugi era domiciliato a Malta al momento della richiesta di divorzio presso il tribunale civile competente o se ha risieduto stabilmente a Malta per un anno subito prima di tale richiesta.